In giacca e cravatta tappano le buche stradali di Roma. Gratis

Mentre molti di noi erano a casa a godersi le lasagne, l’abbacchio o la pastiera, lui e i suoi amici il giorno di Pasqua erano in strada a tappare le buche. Nemmeno le feste — scrive Il Tempo — fermano Cristiano Davoli, “L’angelo del bitume”, un «normale cittadino» che ormai da mesi ha messo su l’associazione “Tappami”, formata da altri 4-5 volontari, e che appena ha un minuto libero raccoglie le segnalazioni che gli arrivano sull’omonima pagina di Facebook e corre con i suoi sacchi di bitume a tappare le buche. A volte si presenta perfino in giacca e cravatta, in pausa o all’uscita dall’ufficio. Grazie a questo sistema, finora è riuscito a mettere una pezza a una cinquantina di voragini in tutta la città, le ultime a Tor Bella Monaca dove le condizioni dell’asfalto sono fra le peggiori di Roma.

Le segnalazioni sono di almeno una via al giorno. «Facciamo tutto a spese nostre — racconta — Non vogliamo che i cittadini ci diano soldi, ma speriamo in un aiuto da parte delle aziende che producono il bitume». Aziende che ora sono diventate addirittura tre e che di fatto finanziano l’azione meritoria di Davoli, dopo che inizialmente i volontari si erano autotassati affrontando una spesa di ben 600 euro a testa (20 euro a sacchetto di asfalto). «Il problema delle buche a Roma è sempre attuale e mai risolto — contiua Davoli — Un disagio che caratterizza la maggior parte delle strade e rende pericolosa la circolazione urbana. C’è bisogno della collaborazione tra Municipi e cittadini. Per questo invitiamo amministratori e residenti, a unirsi a noi per far sì che Roma possa essere una città più vivibile».

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